Dopo dieci anni le Norme Tecniche per le Costruzioni si rinnovano per aprire una nuova finestra sul quadro normativo italiano. Il 20 febbraio 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture 17 gennaio 2018 intitolato: “Testo aggiornato delle norme tecniche per le costruzioni”, presentato al Consiglio Nazionale dei lavori Pubblici nel 2013.
Si tratta di un testo reso noto solo nel 2015, per poi completare il suo iter con l’entrata in vigore il 22 marzo 2018.
Una delle principali novità rispetto al passato riguarda l’adeguamento antisismico degli edifici esistenti: gli interventi sul patrimonio costruito dovranno rispettare requisiti meno stringenti rispetto alle nuove costruzioni. L’obiettivo è quello di incentivare la realizzazione di lavori di messa in sicurezza con costi accessibili. Per promuovere l’utilizzo di nuove tecnologie nelle costruzioni, le NTC 2018 introducono nuovi materiali e prodotti per uso strutturale, come i calcestruzzi fibrorinforzati. Tra le tante novità apportate, molte riguardano anche le strutture in acciaio. Le modifiche e gli adeguamenti che il nuovo testo normativo ha apportato, sono state realizzate in conformità alle norme europee quali l’Eurocodice 3, l’Eurocodice 4 e l’Eurocodice 8.
Rispetto a quello di dieci anni prima, il testo delle nuove Norme Tecniche è stato parzialmente rivisto, integrato ed aggiornato nei contenuti specifici, sia in relazione all’evoluzione tecnico-scientifica del settore delle costruzioni sia a seguito dell’aggiornamento della normativa comunitaria in materia di prodotti da costruzione, nonché nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione delle norme nazionali con i documenti normativi europei (Regolamento Europeo n. 305/2011 – Construction Products Regulation – CPR e Eurocodici Strutturali).
Pochi mesi dopo l’approvazione delle NTC 2018, e per la prima volta in un lasso di tempo così limitato, il Consiglio Superiore dei LLPP è riuscito a produrre la circolare applicativa.
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 11/02/2019, la Circolare n°7 del 21/01/2019 è intitolata “Istruzioni per l’applicazione dell’Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni”.
La circolare sostituisce la precedente n° 617 del 2 febbraio 2009 e di fatto completa il nuovo quadro normativo italiano nell’ambito delle costruzioni.
Obiettivo della circolare, si legge nei capitoli introduttivi, è “fornire agli operatori del settore, ed in
particolare ai progettisti, opportuni chiarimenti, indicazioni ed clementi informativi per una più agevole ed univoca applicazione delle norme stesse”.
Tale aggiornamento costituisce un più avanzato sistema normativo atto a fornire i criteri generali di sicurezza, a precisare le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, a definire le caratteristiche dei materiali ed a trattare gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere, nuove ed esistenti: impostazione condivisa dal mondo accademico, professionale e produttivo-imprenditoriale.
La circolare spiega che il percorso progettuale può essere sintetizzato nelle fasi della concezione, della verifica, della esecuzione e del controllo. Dato che la concezione attiene alla creatività del progettista, la normativa si occupa della verifica, della esecuzione e del controllo.
Disposizioni da accogliere positivamente: esse vanno nella direzione di una migliore definizione di alcuni aspetti progettuali, rendendo coerenti i riferimenti alle norme Uni e agli Eurocodici, con l’obiettivo di porre maggiore attenzione anche alla sicurezza degli elementi non strutturali e secondari degli immobili, come tramezzi o impianti.
L’Italia, si può dire per ora, ha scelto la doppia strada e cioè di recepire gli Eurocodici e nel contempo di affiancarli, o meglio sovrapporli.
Proprio nel primo paragrafo del primo capitolo delle NTC 2018 si rileva che “per quanto non espressamente specificato nel presente documento, ci si può riferire a normative di comprovata validità e ad altri documenti tecnici elencati nel Cap. 12. In particolare quelle fornite dagli Eurocodici con le relative Appendici Nazionali costituiscono indicazioni di comprovata validità e forniscono il sistematico supporto applicativo delle presenti norme”.
Spontaneo, in proposito, è allora il domandarsi se in questo periodo storico non sarebbe stato più auspicabile introdurre definitivamente il Corpo Normativo Europeo(Eurocodici), piuttosto che intervenire su una norma già in essere cercando di adeguarla il più possibile al quadro europeo, o almeno, permetterne l’utilizzo in alternativa alle NTC.
Ma ci sono novità anche per le lavorazioni in acciaio.
Una vera e propria rivoluzione risiede nel paragrafo 4.2 intitolato proprio “Costruzioni in acciaio”, ove si legge che “i requisiti per l’esecuzione di strutture di acciaio, al fine di assicurare un adeguato livello di resistenza meccanica e stabilità, di efficienza e di durata, devono essere conformi alle UNI EN 1090-2:2011, “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Parte 2: Requisiti tecnici per strutture di acciaio”, per quanto non in contrasto con le presenti norme”.
Da qui, per le strutture in acciaio secondo le nuove NTC 2018, diventa obbligatorio per la prima volta l’utilizzo completo della norma UNI EN 1090-2, precedentemente solo parzialmente applicata dalle officine di produzione di carpenteria metallica per le regole del controllo della produzione finalizzato all’ottenimento della marcatura CE secondo la UNI EN 1090-1.
Si tratta di novità, per l’applicazione della parte di norma relativa al montaggio delle strutture e allo svolgimento in sicurezza delle operazioni e alle tolleranze di montaggio.
Novità, in particolare, che meritano di essere ben conosciute e gestite dai progettisti che redigono i capitolati e dalle direzioni lavori obbligati al controllo dei requisiti circa le tolleranze di montaggio.
Fonti:
• Norme Tecniche per le Costruzioni (17 gennaio 2018)
• CIRCOLARE 21 gennaio 2019 , n. 7 C.S.LL.PP.
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